Segno distintivo: poliedrica

design & content - 22 Dicembre, 2021

Elisabetta Nucci si racconta con Adiacent

Tanti nuovi temi, una squadra sempre più numerosa e internazionale, un’offerta più strutturata che intercetta i bisogni del mercato.  

Il 2021 è stato un anno di crescita per Adiacent. Tra le novità spicca la presentazione della nuova offerta, Omnichannel Experience for Business, che mette a fuoco i sei punti cardine dell’offering: Technology, Analytics, Engagement, Commerce, Content e China.

Un ecosistema digitale evoluto che permette alle aziende del Made in Italy di oltrepassare i confini dell’Italia portando il proprio business in tutto il mondo, accompagnati da Adiacent.

Che cosa significa ricoprire un ruolo strategico nel marketing di una realtà così sfaccettata? Non potevamo non chiederlo a Elisabetta Nucci, Head of Marketing Communication, che da più di dieci anni lavora nell’headquarter di Empoli.

Come definiresti Adiacent in poche parole?

Adiacent è una realtà poliedrica. Non solo per l’offerta che è completa e abbraccia un ambito di attività molto ampio ma anche per le persone, le professionalità, le certificazioni e le competenze.

Abbiamo professionisti che fanno la differenza, sono il nostro valore aggiunto. Sono loro la chiave di volta del nostro approccio consulenziale e strategico: tutti con la dote innata di prendere i nostri clienti per mano e guidarli nel percorso di trasformazione digitale e di digital mindfulness.

Quanto è complesso raccontare una realtà come questa attraverso il marketing?

All’apparenza è molto difficile. Di fatto molto divertente. Abbracciando un’offerta così ampia la nostra strategia è quella di raccontarci in modo mirato ai diversi target intercettando le loro reali esigenze sul momento. Lo facciamo raccontandoci un po’ alla volta attraverso diversi canali e strumenti. Il cliente una volta che ci ha scoperti ama approfondire e via via che si consolida il rapporto di fiducia, l’attività si allarga su fronti sempre più ampi. Questo ci porta ad avere relazioni con clienti di lunghissima data, che a volte si trasformano in veri e propri rapporti di amicizia. Quando questo succede è bellissimo.

La tecnologia è centrale in Adiacent. Come convive con la creatività?

Quando sono approdata qui, una decina di anni fa, ho visto subito la potenza di fuoco che potevamo sprigionare. Vedevo un’agenzia di comunicazione e una web agency che convivevano come due mondi paralleli. Il segreto è stato farli comunicare e interagire: oggi factory e agency, sviluppo e creatività, sono un’unica realtà concatenata e indissolubile. Ogni progetto nasce da tutti i punti di vista, viene analizzato, pensato e realizzato mettendo in gioco tutte le competenze trasversali nei diversi ambiti. Creatività e tecnologia insieme possono aiutarci a trovare soluzioni per far funzionare le idee.

Anche se abbiamo un’anima tecnologica molto forte, Adiacent sa parlare bene il linguaggio della creatività.Il nostro team creativo lavora sia sui canali digitali che sui media tradizionali. Lo scorso anno, per Yarix – azienda del gruppo verticale nella Cyber Security – abbiamo realizzato uno spot radio virale definito memorabile da Radio24.

Ci racconti un progetto che hai seguito e che ha visto un mix importante di creatività e tecnologia?

La nascita della nostra piattaforma concorsi Loyal Game è stata una grande soddisfazione per me e per il team. Adiacent ha messo a disposizione di un’importante multinazionale tedesca e di un grande gruppo italiano della moda una piattaforma tecnologica in continua evoluzione che consente di creare ogni tipologia di concorso. In questo progetto ho davvero toccato con mano la potente sinergia tra area creativa e sviluppo: quando questi due mondi lavorano bene insieme il risultato è qualcosa di magico. E noi continuiamo ad alimentare questa magia: ogni giorno gestiamo milioni di giocate e supportiamo i clienti nella realizzazione di concorsi di successo in tutto il mondo.

Adesso vogliamo sapere di più del tuo percorso professionale. Raccontaci chi sei.

Da piccola volevo fare l’archeologa. Mi affascinava l’idea di scoprire qualcosa di nuovo scavando nel passato. Poi l’attrice e ho frequentato per 5 anni la scuola di teatro. Alla fine, ho trovato la mia strada e ho studiato comunicazione a Bologna: è stato durante l’università che ho capito che volevo fare la pubblicitaria.

Ho iniziato a lavorare nelle prime agenzie pubblicitarie all’inizio del millennio. In quegli anni ha cominciato a svilupparsi tutto il mondo delle web agency mentre io vivevo in un modo analogico occupandomi di ufficio stampa, creatività e organizzazione di eventi. Nel mio percorso di formazione ho sentito anche l’esigenza di mettermi anche dalla parte del cliente, così dopo un po’ sono entrata nel marketing di una multinazionale della nautica.

Dopo una breve esperienza anche nel giornalismo ho incontrato Paola e la mia vita è passata al ‘lato digitale della comunicazione’. La comunicazione digitale è stata amore a prima vista, per me e per l’azienda che ha deciso di investire fortemente in questa direzione. Oggi lavoriamo quotidianamente su progetti di portata nazionale e internazionale. E Adiacent sta sprigionando tutta la forza che ho visto agli albori.

Ho abbandonato il sogno di diventare archeologa: mi affascina molto di più l’idea di scoprire qualcosa di nuovo cercando di anticipare il futuro.

E Adiacent è il posto giusto per farlo.

Johara Camilletti

Copywriter