Dove l’estro si trasforma in progetto

design & content - 10 Febbraio, 2022

Chi ci segue sui social ne è già a conoscenza: lo scorso ottobre è nata una preziosa collaborazione tra Adiacent e l’Accademia di Belle Arti e Design Poliarte di Ancona, inaugurata il con il workshop AAAgenzia Creasi, a cura dei nostri Laura Paradisi (Art Director) e Nicola Fragnelli (Copywriter).

Nel solco di questa collaborazione, ci siamo concessi un momento di riflessione a tu per tu con il Direttore della Poliarte, Giordano Pierlorenzi. L’obiettivo? Approfondire il ruolo del design – e inevitabilmente del designer – nella nostra società, raccontando i primi 50 anni di attività accademica della Poliarte e la sua missione quotidiana: dove i significati si arricchiscono di complessità, realtà differenti si specchiano e sovrappongono, forma e contenuto si inseguono in un loop senza fine, portare armonia con il design e l’uso razionale della creatività.

Uso razionale delle creatività. No, non è un ossimoro: ce lo spiega bene il Direttore Giordano Pierlorenzi in questa intervista, con la sua esperienza concreta, frutto di anni e anni di scambio e confronto tra il mondo del “progetto” e quello del “lavoro”.

Giunti al cinquantesimo Anno Accademico della Poliarte, è possibile trovare una risposta valida a questa domanda senza tempo: viene prima la persona o il designer?

Per l’Accademia di belle arti e design Poliarte di Ancona è sempre stata determinante la centralità della persona. Questi 50 anni rappresentano la storia di una vera comunità educante che è cresciuta esponenzialmente grazie a studenti, motivati a realizzare nel design il proprio progetto di vita, prima ancora che progetto di lavoro. E che ha prodotto una fucina di talenti. Gli studenti sono protagonisti indiscussi della vita accademica; cultori della bellezza che hanno determinato il successo e l’estrema riconoscibilità con la vivacità creativa e il mood inconfondibile, protagonisti della vita sociale professionale. “E pluribus unum”, come insieme coeso, unico che si è costituito dall’unione di singoli talenti.

La Poliarte ha attraversato cinque decadi di design: com’è cambiata “l’arte del progettare” in questi anni? Quali sono state le sue evoluzioni fondamentali?

Il primo periodo, definito pioneristico in cui nasce il CNIPA si è caratterizzato dallo spirito bauhsiano che ha contraddistinto la relazione docente, studente ed impresa fino alla collocazione nel 2016 nel sistema AFAM del Ministero dell’Università. Poi negli anni il progetto si è evoluto grazie anche alle nuove tecnologie che hanno stimolato l’inserimento dell’approccio del “design thinking”. Elementi chiave del metodo Poliarte sono l’integrazione di competenze, di tecnologie, di idee e la collaborazione tra figure professionali differenti.

Tra Design, Territorio e Impresa c’è sempre stato uno scambio di esigenze, richieste e aspettative. Come si costruisce la giusta sinergia?

L’Accademia di belle arti e design Poliarte di Ancona promuove da sempre l’incontro tra impresa e designer in formazione, per la conoscenza, lo sviluppo creativo e l’occupazione. Le attività di progetto e ricerca con le aziende sono un momento della didattica attraverso cui lo studente si incontra con designer di fama, esperti di settore e con imprese particolarmente orientate alla ricerca innovativa di prodotto, d’ambiente e di comunicazione e ha l’opportunità di apprendere direttamente le conoscenze, le applicazioni e le modalità di lavoro implicite nel metodo progettuale e produttivo quale rinforzo straordinario all’apprendimento curriculare quotidiano. Tesi di ricerca, workshop, stage, eventi culturali partecipati diventano momenti centrali della didattica di Poliarte in cui gli studenti hanno modo di misurare la loro crescita professionale.

Gli ultimi due anni hanno messo a dura prova la didattica, ad ogni suo livello. Come avete affrontato il cambiamento? Cosa lascerà in eredità questa esperienza?

Abbiamo trasformato e sottolineo abbiamo (lavoro di squadra) una difficoltà in opportunità sviluppando modalità didattiche alternative. Poliarte ha basato la sua risposta al lockdown sulla tecnologia e sulla professionalità di docenti, formati direttamente da noi sulla didattica a distanza, predisponendo le lezioni in modalità sincrona e asincrona. Ma il metodo di Poliarte prevede la possibilità per gli studenti di “imparare facendo” per cui è determinante il contatto fisico tra studente e docente per garantire l’integrazione dei saperi, elemento caratterizzante da sempre la didattica di Poliarte. Quindi appena c’è stata la possibilità di riprendere le attività in presenza gli studenti sono rientrati in aula.

Talento vs Studio. Genio vs Mestiere. Estro vs Disciplina. La creatività, da sempre, è materia che vive di grandi contrasti: qual è la tua formula magica, il mix ideale per un professionista di successo?

Possiamo identificare tre componenti essenziali della competenza: la dimensione del sapere, che si riferisce alle conoscenze acquisite o possedute; quella del saper fare, che si riferisce alle abilità dimostrate in base alle conoscenze maturate; quella del saper essere che si riferisce ai comportamenti messi in atto nel contesto dove la competenza si attua. Quindi le competenze sono insiemi di conoscenze, abilità e comportamenti riferiti a specifiche situazioni di lavoro o di studio. La creatività va allenata e da sempre stimolo studenti e docenti a lavorare incessantemente perché l’estro si trasformi in progetto; il design non è arte che nasce dall’ispirazione e va contemplata per puro piacere estetico. Un buon designer deve smontare il problema in tutte le sue componenti senza lasciare nulla al caso; è insomma un problem solver che utilizza conoscenze culturali, linguistiche, sociali e tecnologiche e giungere a cambiare la situazione esistente in una migliore.

Adiacent

Adiacent è il global digital business partner per la Total Experience. L'azienda, con oltre 250 dipendenti distribuiti in 9 sedi in Italia e 3 all'estero (Hong Kong, Madrid e Shanghai), è parte del Gruppo Sesa S.p.A., e rappresenta un hub di competenze trasversali. Con capacità consulenziali, basate sia su competenze di Industry che tecnologiche e di data analysis, unite a forti capacità tecniche di delivery e di markerting, Adiacent gestisce l'intero ciclo di vita del progetto: dall’identificazione dell’opportunità sino al supporto post go-live.