L’intelligenza artificiale rischia di rubarci il lavoro. Al contrario, l’intelligenza artificiale porterà immensi benefici all’umanità. Da diverso tempo, il dibattito sull’AI oscilla pericolosamente tra speranze eccessive e toni allarmistici. Quel che è certo è che l’AI si trova in una fase di straordinario sviluppo, ponendosi come un un vero e proprio catalizzatore del cambiamento, uno strumento che influisce sul modo in cui interagiamo tra di noi e con l’ambiente.
Pur essendo nota soprattutto per applicazioni di AI generativa come ChatGPT e Midjourney, in grado di generare testi, video e immagini in base alle istruzioni fornite tramite prompt, le potenzialità dell’intelligenza artificiale vanno ben oltre l’automatizzazione di operazioni semplici o più complesse.
Il team Analytics & AI di Adiacent si confronta quotidianamente con le sfide poste da questa tecnologia in evoluzione e dalle richieste delle aziende, interessate a migliorare l’efficienza dei processi aziendali con un approccio rivolto al futuro.
Possiamo dunque sostenere che l’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano e interagiscono con i clienti? Sì. Dalla gestione documentale alla protezione della privacy, l’AI si dimostra una risorsa preziosa, in grado di creare valore per le aziende. Lo dimostrano i due progetti che vi raccontiamo di seguito, curati dai nostri Simone Manetti e Cosimo Mancini.
L’AI per l’ottimizzazione della privacy: Face Blur x Subdued
In un contesto caratterizzato da un sempre crescente aumento della condivisione di fotografie on line e da una massiccia raccolta di dati per analisi, la protezione della privacy nelle immagini è diventata una necessità critica.
Per Subdued, brand italiano di moda per teenager, abbiamo sviluppato una soluzione progettata per rispondere alla richiesta di garantire la riservatezza delle immagini scattate all’interno dei negozi dalle coolhunter del brand. Il team di Adiacent ha sviluppato un’applicazione avanzata che utilizza algoritmi di riconoscimento facciale e tecniche di elaborazione delle immagini per identificare e sfocare automaticamente i volti nelle immagini .
L’AI si conferma dunque uno strumento cruciale per effettuare operazioni avanzate su immagini, documenti, video. Nel caso specifico, l’AI viene utilizzata per anonimizzare i volti delle persone presenti nelle foto, rispettando i requisiti del GDPR. Il processo è ottimizzato per essere rapido ed efficiente, eliminando la necessità di interventi manuali e la condivisione di dati sensibili.
L’AI per l’Autenticità: Magazzini Gabrielli e la Gestione Documentale
Un altro ambito in cui l’intelligenza artificiale sta mostrando le sue potenzialità è la gestione dell’autenticità dei dati. Per Magazzini Gabrielli, punto di riferimento nella Grande Distribuzione Organizzata con il marchio Oasi Tigre, l’AI è stata utilizzata per automatizzare il processo di migrazione del programma di fidelizzazione dei clienti. La richiesta era di identificare automaticamente codici a barre e firme all’interno di una vasta base documentale di dati.
La soluzione implementata ha sfruttato tecnologie di OCR avanzato (Optical Character Recognition) per l’ottimizzazione dei documenti e modelli di Deep Learning per l’estrazione del codice a barre e della firma: strumenti che hanno dato un apporto fondamentale a una migrazione dei dati accurata e senza intoppi.
La soluzione sviluppata da Adiacent si distingue per l’uso di algoritmi personalizzati e un modello di rete neurale proprietario addestrato su un dataset dedicato per garantire alta precisione e affidabilità nel riconoscimento delle firme. In generale, l’uso dell’AI in questo contesto ha portato a un notevole risparmio di tempo e ha ridotto significativamente la possibilità di errori umani.