Adiacent ha ricevuto il BAQ (Bollino per l’Alternanza di qualità), un riconoscimento che attesta l’attenzione dell’azienda verso la formazione dei ragazzi delle scuole.
La finalità del bollino, un’iniziativa promossa da Confindustria, è infatti quella di promuovere percorsi di alternanza scuola lavoro e di valorizzare il ruolo e l’impegno delle imprese a favore dell’inserimento occupazionale delle nuove generazioni. Il bollino viene assegnato, pertanto, alle aziende più virtuose in termini di collaborazioni attivate con le scuole, eccellenza dei progetti sviluppati e grado di co-progettazione dei percorsi di alternanza.
“Il riconoscimento ottenuto – spiega la nostra Responsabile relazioni istituzionali e formazione Antonella Castaldi – è una conferma della qualità del percorso che strutturiamo per i ragazzi e delle sinergie che creiamo”.
Ma come avviene il percorso di accoglienza per i ragazzi? Ve lo raccontiamo.
I ragazzi vengono accolti nella sede di Empoli per un primo tour della struttura dove hanno la possibilità di scoprire gli ambienti del Gruppo. Dal data center alla realtà virtuale, i ragazzi esplorano la realtà lavorativa e possono toccare con mano le diverse tecnologie adottate dall’azienda.
“Successivamente, – spiega Antonella – vengono assegnati a un tutor che li segue e prepara per loro un progetto. In altri casi, invece, il progetto può essere gestito insieme alla scuola o a un ente del territorio”.
Negli scorsi anni, ad esempio, un gruppo di ragazzi ha lavorato alla realizzazione di un progetto concreto che ha portato alla realizzazione del sito del Centro di Tradizioni Popolari dell’Empolese Valdelsa. L’alternanza scuola lavoro rappresenta un’opportunità per vivere un’esperienza altamente formativa che può aprire molte strade e rappresentare l’inizio di una nuova avventura professionale.
“L’alternanza – conclude Antonella – ci consente di conoscere i ragazzi del territorio. Spesso li ricontattiamo al termine del percorso formativo. È davvero importante, per noi, poter conoscere giovani futuri informatici con determinate attitudini. Quello che conta, infatti, non è tanto la preparazione – che naturalmente sarà coerente con gli anni di studio – ma valutiamo molto anche le soft skills, la capacità di fare squadra e saper lavorare in team, qualità fondamentali per il mondo del lavoro”.